TECARTERAPIA
La Tecarterapia fa parte dei mezzi fisici che utilizzano gli effetti benefici del calore per il trattamento delle patologie del sistema osteo-articolare. Il calore è da millenni utilizzato come rimedio al dolore, in particolare nelle patologie muscolari e in tutti i casi ci sia la necessità di aumentare l’apporto di sangue in una zona.
Esistono diversi tipi di termoterapia, dalla semplice lampada ad infrarossi, alla borsa dell’acqua calda, ma rientrano in questa categoria tutte le applicazioni di energia fisica dall’esterno che genera un’iperemia e un aumento della temperatura nei tessuti trattati.
Cos’è la Tecarterapia e Come funziona
La terapia TECAR è una forma di elettroterapia e diatermia a contatto combinata. È una pratica medica che applica energia elettromagnetica ai tessuti biologici. La frequenza elettromagnetica applicata proviene dallo spettro delle radiofrequenze.
A differenza dell’elettroterapia non provoca contrazione muscolare. Lo spettro della lunghezza d’onda terapeutica varia da 300 KHz a 1,2 MHz. Il percorso della corrente ad alta frequenza e il campo elettromagnetico creato sono determinati dalla posizione degli elettrodi e dalla composizione corporea del paziente. Il campo elettromagnetico creato, capacitivo o resistivo, genera calore, consentendo applicazioni terapeutiche mirate e facili da gestire.
La vasodilatazione indotta dal calore aumenta lo scambio di sostanze con conseguente drenaggio dell’area infiammata e un afflusso di cellule riparative. La terapia TECAR ha anche proprietà risolutive attraverso la stimolazione della produzione di endorfine. La terapia TECAR utilizza correnti ad alta frequenza per la biostimolazione dei tessuti con resistività diversa. Gli effetti benefici della terapia TECAR sono principalmente utilizzati nella terapia fisica, nella riabilitazione e nella gestione del dolore.
La Tecarterapia fa parte come detto delle diatermie, apparecchi che curano attraverso il calore (dal Greco dia = attraverso, termos = calore). Fin dagli anni 90’ periodo di enorme diffusione del modo della fisioterapia di questa tecnologia, ha generato visioni contrastanti sulla sua modalità di utilizzo.
Questo perché come noto alcune patologie infiammatorie e situazioni patologiche come le prime fasi dopo un trauma non giovano, anzi possono peggiorare se si apporta calore nella zona. Inoltre, alcune sostanze infiammatorie, prodotte dal nostro corpo, devono inizialmente rimanere nella zona per stimolare i normali i processi di guarigione del nostro corpo.
La Tecarterapia permette di essere applicata anche nelle patologie acute. Il quadro fin qui disegnato ci fa capire come l’utilizzo della Tecarterapia sia tutt’altro che banale e necessità di una formazione specifica per poter applicare questo mezzo fisico in modo corretto e in modo appropriato per ogni patologia e fase di trattamento. Nelle fasi acute infatti il trattamento viene effettuato nella così detta modalità “atermica”, più comunemente chiamato “trattamento in atermia”. La terminologia è sicuramente inappropriata, infatti è un controsenso parlare di assenza di aumento di temperatura quando si cede energia sotto forma di corrente elettrica come nel caso della Tecarterapia.
Il concetto che è alla base di questa “schematizzazione didattica” è comunque interessante: lo stimolo biologico fornito ai tessuti dalla Tecarterapia non è legato solo agli effetti termici ma anche dagli effetti di natura elettrica ed elettromagnetica, che possono influenzare positivamente i processi biochimici e cellulari. Il trattamento in atermia, utilizzato nelle fasi acute della patologia, prevede quindi un’applicazione caratterizzata da una bassa potenza di emissione che evita gli effetti collaterali che avrebbe la somministrazione di calore in queste fasi terapeutiche.
Le moderne Tecar hanno ulteriormente ottimizzato questa modalità di trattamento attraverso l’emissione pulsata della corrente. Queste prime informazioni fanno già capire al paziente come il trattamento di Tecarterapia non sia poi così scontato, necessità di formazione da parte del fisioterapista che lo esegue e di un apparecchio con le caratteristiche tecniche adeguate.
Gli apparecchi TECAR più avanzati, come quelli di Clinica della Colonna, hanno anche la possibilità di avere un manipolo Bipolare (quindi senza piastra di ritorno) che permette di trattare agevolmente i muscoli della Colonna Vertebrale. La dorsalgia viene spessissimo trattata con la TECARTERAPIA, soprattutto con questa tipologia di manipolo, che permette di ridurre il dolore fin dalla prima seduta.
Quali sono i principi elettrici alla base?
La Tecarterapia è un dispositivo elettromedicale utilizzato in fisioterapia per la cura delle principali patologie di natura ortopedica. Tecar è un acronimo che indica le modalità di trattamento più utilizzate dai fisioterapisti durante le sedute, più precisamente Tecar sta ad indicare un trasferimento capacitivo e resistivo. Il trasferimento energetico in modalità capacitivo è effettuato attraverso un elettrodo che, viene a contatto la cute del paziente, ricoperto da un materiale isolante come il teflon, la ceramica o altri elementi o sistemi che utilizzano tecnologie assimilabili al condensatore all’interno del manipolo o dell’elettrodo. Il sistema resistivo invece utilizza un elettrodo senza nessun rivestimento, è infatti facilmente riconoscibile perché sulla superficie è visibile solamente il metallo (acciaio) senza nessun tipo di copertura come nel caso dell’elettrodo capacitivo.
Sia durante l’applicazione del capacitivo che del resistivo la corrente elettrica ad alta frequenza da 250 a 1000 kHz, è necessario che il circuito sia chiuso con una piastra conduttiva di ritorno. Nel tempo però l’evoluzione della Tecarterapia, in particolare grazie all’importante sviluppo che ha avuto in Italia, ha generato sistemi di creazione del segnale sempre più raffinati e modalità di applicazione alternativi o complementari ai classici sistemi capacitivo e resistivo.
Negli ultimi anni la Tecarterapia ha subito un importante sviluppo delle modalità di applicazione e il primo sistema di utilizzo capacitivo-resistivo è stato superato grazie all’utilizzo di diversi segnali elettrici e accessori per l’applicazione sul paziente che hanno radicalmente cambiato il modo d’uso della Tecarterapia da parte del fisioterapista sul paziente.
Visti questi cambiamenti di natura tecnologia e applicativa è oggi fondamentale ribadire che un trattamento di Tecarterapia standard non esiste. Per questo è necessario che il paziente sia informato su come si svolge un trattamento di Tecarterapia in base alla patologia, al distretto corporeo, al grado di infiammazione, alle caratteristiche morfologiche del paziente, alle sue capacità motorie e aspettative dal trattamento.
Il classico trattamento capacitivo o resistivo è stato affiancato da trattamenti più specifici che permettono al fisioterapista di utilizzare manipoli ed elettrodi e forme d’onda di ultima generazione che permettono di cedere energia in modo più specifico, anche con la possibilità di effettuare trattamenti durante la riabilitazione funzionale, durante l’allenamento terapeutico o contemporaneamente ad una riabilitazione propriocettiva.
Questo nuove modalità di applicazione vanno verso la tendenza scientifica della fisioterapia che che ha individuato nell’esercizio terapeutico come elemento fondamentale di ogni percorso riabilitativo. Molti studi infatti sul esercizio per il mal di schiena dimostrano come il movimento e recupero della qualità del movimento siano la strada maestra per la cura di molte patologie del sistema muscolo-scheletrico. La Fisioterapia moderna sarà sempre di più basata su un integrazione terapeutica tra l’alta tecnologia, la terapia manuale, terapia miofasciale ed esercizio terapeutico.
L’applicazione della Tecarterapia è quindi diversa per ogni distretto anatomico ma le sue modalità di applicazione variano anche in base ai tessuti che si vogliono stimolare. Ad esempio l’utilizzo della Tecarterapia nella regione del ginocchio sarà diversa quando dovrò trattare una lesione di un menisco o dei crociati, rispetto ad una sindrome femoro rotulea che sicuramente necessità di un approccio diverso. Gli approcci terapeutici da parte del fisioterapista e le diverse possibilità di applicazione della Tecarterapia, sono rese possibili dalle ultime innovazioni tecnologiche, ci danno la possibilità di creare percorsi di riabilitazione sempre più specifici ed efficaci per ogni patologia e distretto corporeo.
Cosa cura la TECAR?
La Tecarterapia è uno dei trattamenti più prescritti in Italia per le patologie del sistema osteo-articolare ma pochi sanno quali e quante sono state le applicazioni di questa tecnologia nei vari ambiti.
In campo fisioterapico la Tecarterapia ha il suo maggiore utilizzo nelle patologie della colonna vertebrale come l’ernia del disco e nel trattamento delle grandi articolazioni come la spalla e del ginocchio. Dolori alla spalla o dolore al ginocchio possono avere importanti miglioramenti con l’applicazione di Tecarterapia.
La Tecarterapia nella lombalgia (o mal di schiena) è molto utile.
Indicazioni Terapeutiche
La Tecarterapia è indicata, in particolare, in caso di traumi e infiammazioni delle articolazioni (Spalla, gomito, ginocchio, mani … ), dei muscoli e della colonna vertebrale.
Controindicazioni
✔️Controindicazioni Assolute:
- Stato di gravidanza
- Patologie oncologiche
- Portatori di pacemaker
✔️Controindicazioni Relative:
- Presenza di mezzi di sintesi
- Alterazione della sensibilità
- Epilessia
- Infezioni
- Patologie dermatologiche
- Lesioni cutanee
- Gravi malattie sistemiche
- Terapia anticoagulante
INTEGRAZIONE NELLA PRATICA CLINICA
In Clinica della Colonna il percorso fisioterapico viene scomposto in 3 Fasi:
- FASE 1: L’obiettivo è quello di ridurre il dolore e l’infiammazione. Per poter raggiungere tale scopo nel minor tempo possibile il fisioterapista integrerà le migliori tecniche di terapia manuale (Mio-Fasciale, Osteopatia, Chiropratica) con i mezzi fisici ad alta tecnologia (Laserterapia, Ultrasuoni, Tecarterapia…).
- FASE 2: L’obiettivo è il recupero della mobilità e del tono muscolare tramite Terapia Manuale (Osteopatia, Chiropratica), Terapia Fisica Strumentale (Laserterapia, Ultrasuoni, Tecarterapia, Onde d’Urto…) ed Esercizio Terapeutico.
- FASE 3: Obiettivo è il recupero degli equilibri di forza muscolare e di funzionalità. Mediante degli accurati test di forza muscolare il fisioterapista sarà in grado di valutare gli equilibri muscolari ed eventualmente prescrivere gli esercizi più adatti a recuperare il tono della muscolatura troppo debole.
Clinica della Colonna ha sviluppato negli anni un Percorso Terapeutico integrato che permette la corretta guarigione da queste problematiche, attuando tecniche di diverse discipline manuali, seguendo la letteratura scientifica più aggiornata, ed usando elettromedicali e strumenti di ultima generazione.
Chiama al 3888965649 per esporci la tua problematica, saremo lieti di poterti condurre alla guarigione!
Fonte: https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/tecarterapia-come-funziona/