INTRODUZIONE
Da sempre al piede è spettato il compito di attore non protagonista all’interno dei trattamenti riabilitativi. Oggi è sempre più evidente come dolori e problematiche alla schiena possano derivare da una cattiva funzione podalica, ma vale anche il contrario, dato il sistema complesso del corpo umano che non risponde a dinamiche lineari.
I soli trattamenti ortesici applicati al piede sicuramente alterano la sua postura ma non dobbiamo dimenticare che in primo luogo il suo compito è quello di organo di relazione con l’ambiente e decontestualizzarlo applicando solo ortesi passive lo priverebbe di senso.
Cosa si intende per postura?
Il concetto di postura non può essere ridotto ad una condizione statica, definita ed immutabile nel tempo.
L’organismo di volta in volta, sulla base delle informazioni tattili, cinestetiche, sensoriali, arrivano al sistema nervoso centrale che elabora la risposta posturale più adatta in riferimento alle condizioni ambientali, in quel dato momento e per i programmi motori previsti.
L’esecuzione di qualsiasi atto motorio comporta la messa in opera di una complessa sequenza di movimenti che vincola tra loro l’azione di molti muscoli verso il comune obiettivo di mantenere l’equilibrio.
Le risposte posturali sono il risultato di informazioni provenienti da diversi tipi di recettori sensoriali che consentono al sistema motorio di generare risposte automatiche
Perché è importante avere una buona postura?
In primis avere una buona postura da un’immagine positiva di se: la persona che si muove con il busto eretto, con coordinazione e armonia trasmette un’immagine di sicurezza; al contrario l’individuo con la schiena curva, le spalle cadenti e il capo inclinato dimostra rassegnazione;
A prescindere da quello che comunichiamo agli altri, sicuramente la postura ha altri aspetti da tenere sott’occhio, ben più importanti.
Infatti si parla di postura efficace quando questa consente di avere equilibrio con uno sforzo minimo nel mantenere una posizione o nel movimento. Muscoli ed articolazioni sono fra le prime strutture che risentono del cattivo atteggiamento posturale. Ne è un esempio lampante la colonna vertebrale, continuamente sottoposta all’azione logorante della forza di gravità. A questa forza dobbiamo aggiungere le pressioni che esercitiamo su di essa attraverso le posizioni assunte.
A molti sorprenderà sapere che la posizione seduta implica sulla colonna delle pressioni maggiori rispetto alla posizione eretta e che in alcune posizioni il peso che si scarica sulla colonna può superare anche i 200kg
E’ importante quindi ‘’conoscere il proprio corpo’’ per poterlo utilizzare al meglio.
L’esame podoposturale
Una visita PodoPosturale non può prescindere da un’approfondita raccolta dati del paziente.
Consiste nel racconto del quadro sintomatologico del paziente tramite una serie di domande poste dall’operatore. Ai fini posturali assumono particolare importanza le abitudini motorie, lavorative e sportive.
In più viene disposto un esame obiettivo sui movimenti del piede, la sua escursione articolare, rilevamento di eventuali alterazioni strutturali e valutazione della fascia plantare.
Potrebbe essere richiesto anche il test su podoscopio, strumento che permette di visualizzare l’appoggio plantare del soggetto esaminato. Il soggetto esaminato sale a piedi nudi sul piano in cristallo mantenendo una posizione rilassata per alcuni minuti. Questo servirà a rilevare un’impronta del piede utile alla sua valutazione.
Le patologie del piede
Il piede piatto: per piede piatto si indica l’abbassamento della volta plantare, specie il crollo interno dell’arcata mediale evidente durante carico. Questo appoggio nel tempo coinvolgerà l’intera catena muscolare portando ad una iperprogrammazione in chiusura di tutto l’arto inferiore.
Il piede piatto si caratterizza generalmente in valgismo del retropiede e supinazione dell’avampiede con conseguente riduzione dell’arco longitudinale mediale.
Il mantenimento dell’arcata plantare dipende primariamente da un’adeguata interazione tra gli elementi muscolari, ossei e legamentosi. Particolarmente importante risulta essere il supporto del muscolo tibiale posteriore e del peroneo lungo poiché sono muscoli cavizzanti del piede.
Oltre alla funzione meccanica viene quindi alterata anche la funzione sensoriale podalica, aspetto che spesso viene trascurato.
Altra patologia possibile del piede riguarda il piede cavo: Si potrebbe considerare essenzialmente l’alterazione opposta del piede piatto. Si ritrova in esso un innalzamento della volta plantare con conseguente prominenza dorsale. Ciò comporterà una superficie d’appoggio ridotta, in genere limitata al tallone e all’avampiede escludendo il corpo intermedio.
L’allenamento Propriocettivo
L’allenamento propriocettivo è una pratica basata sula stimolazione del sistema neuromotorio nella sua totalità. L’allenamento volto a sviluppare la funzione propriocettiva e di equilibrio si compone di esercizi che vanno a ricreare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzo dei recettori implicati.
Si eseguirà un allenamento che miri a sviluppare la funzione sensitiva e recettiva del piede, portando indubbiamente a vantaggi posturali.
Noi di Clinica della Colonna adottiamo un percorso terapeutico altamente specializzato che si basa su una fase iniziale dedicata alla valutazione funzionale globale partendo dal capo fino ai piedi, test clinici specifici ortopedici e neurologici, valutazione dell’appoggio del piede e test propriocettivi.
Dopo aver valutato attentamente il paziente, andremo a spiegare quale sarà il percorso terapeutico più adatto alla problema e verrà affrontato tramite:
FASE 1: Potrebbe essere necessario prima un periodo dedicato alla risoluzione del dolore acuto o sub-acuto tramite elettromedicali (laser) e modico esercizio terapeutico
FASE 2: il dolore è gestibile e si passa alla terapia manuale, elettromedicali (tecar o onde d’urto) ed esercizio terapeutico.
Se il paziente non presenta dolorabilità o infiammazione è possibile iniziare con la
FASE 3: essenzialmente la fase di riabilitazione presso la nostra palestra, dove viene eseguito l’esercizio terapeutico specifico alla condizione patologica del paziente e, in questo caso, comprende tutti gli esercizi di rinforzo, stretching e propriocezione della podo-posturale.
Affidati ad un team di professionisti, affidati a Clinica della Colonna.
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