Frozen Shoulder

Anatomia della spalla – la capsula articolare

Per comprendere appieno la Frozen Shoulder, è essenziale esaminare l’anatomia della spalla, concentrandosi sulla capsula articolare. La capsula articolare è uno strato di tessuto connettivo che circonda e avvolge l’articolazione della spalla, contribuendo alla sua stabilità e funzione. La spalla è un’articolazione altamente mobile, ma questa mobilità può essere limitata dalla capsula articolare, che, in condizioni normali, consente un movimento fluido. Nella Frozen Shoulder, la capsula articolare diventa ispessita e rigida, limitando significativamente la gamma di movimenti della spalla. Questo processo patologico è centrale nella comprensione della condizione e sottolinea l’importanza di considerare l’anatomia nella valutazione e nel trattamento della Frozen Shoulder.

Cos’è la Frozen Shoulder?

La Frozen Shoulder, nota anche come capsulite adesiva, è una condizione dolorosa e limitante che coinvolge l’infiammazione e la rigidità della capsula articolare della spalla.

Questa condizione può svilupparsi gradualmente nel tempo e progredire attraverso tre fasi distintive (secondo il vecchio inquadramento diagnostico):

La fase infiammatoria o FREEZING, la fase di congelamento o FROZEN e la fase di scongelamento o THAWING.

Nella fase di FREEZING, si verifica un’infiammazione della capsula articolare, che può causare dolore e limitare i movimenti della spalla, dura da 2 ai 9 mesi.

Durante la fase di FROZEN, qui il dolore inizia a diminuire ma nel contempo si ha una drastica riduzione del movimento della spalla. E’ importante contrastarlo in anticipo tramite strech e terapia manuale, dura dai 4  ai 12 mesi.

Infine, nella fase di THAWING, dura 5-26 mesi ed è qui che si ha un graduale ritorno al movimento e bisogna puntare al miglioramento del ROM generale, al graduale recupero della forza, anche coadiuvati da un PT.

La Frozen Shoulder può essere associata a diverse cause, tra cui infortuni, disuso della spalla, o condizioni mediche come il diabete. La fisioterapia emerge come un elemento fondamentale nel gestire questa condizione, mirando a migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore attraverso approcci terapeutici specifici.

Sintomatologia della Frozen Shoulder

La sintomatologia della Frozen Shoulder è caratterizzata principalmente da dolore localizzato, dolore durante il movimento, dolore notturno (che rende il paziente incapace di dormire sul lato colpito), marcata limitazione del range di movimento attivo e passivo (in particolare rotazione esterna) e risultati radiografici della spalla normali

La limitazione della mobilità è una delle sfide più significative che i pazienti affrontano con la Frozen Shoulder. I movimenti come l’abduzione, la flessione e la rotazione della spalla diventano notevolmente difficoltosi a causa della rigidità della capsula articolare. La combinazione di dolore e limitazione della mobilità può influenzare significativamente la qualità di vita del paziente, compromettendo la capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative. La fisioterapia, attraverso approcci mirati, si propone di alleviare il dolore, migliorare la mobilità e ripristinare la funzione normale della spalla nella Frozen Shoulder.

Nuovo inquadramento diagnostico Della Frozen Shoulder in base all’irritabilità

Un nuovo approccio diagnostico alla Frozen Shoulder si basa sull’irritabilità della capsula articolare. Questo concetto riconosce che la capsula articolare può variare in termini di sensibilità e risposta agli stimoli.

In alcuni pazienti, la capsula può essere più irritabile, causando maggiore dolore e limitazione della mobilità. Questo nuovo inquadramento diagnostico tiene conto della varietà di presentazioni cliniche della Frozen Shoulder e consente di personalizzare il trattamento in base al livello di irritabilità del paziente.

Il nuovo inquadramento diagnostico si differenzia in:

ALTA IRRITABILITA’: determinato da alti livelli di dolore (NRS>7/10), dolore consistente la notte, dolore prima dei range finali di movimento attivo e passivo, rom attivo significativamente ridotto rispetto al passivo

MODERATA IRRITABILITA’: livelli di dolore moderati (NRS fra 4 e 6/10), dolore intermittente o moderato la notte, dolore prima dei range finali di movimento attivo e passivo, ROM attivo simile al ROM passivo

BASSA IRRITABILITA’: livelli di dolore bassi (NRS <= 3 /10), nessun dolore notturno, il dolore si manifesta agli ultimi gradi di range di movimento, rom attivo simile al passivo

Trattamento della Frozen Shoulder in base al concetto di irritabilità

Il trattamento della Frozen Shoulder, basato sul concetto di irritabilità della capsula articolare, si concentra sull’individualizzazione delle terapie in base all’inquadramento diagnostico precedente.

In pazienti con una capsula più irritabile, le sessioni di fisioterapia possono iniziare con approcci più delicati, come la mobilizzazione articolare e le tecniche di rilascio miofasciale. Man mano che la capsula diventa meno irritabile, il programma di trattamento può essere progressivamente intensificato, includendo esercizi di stretching e rinforzo muscolare per migliorare la mobilità e la stabilità della spalla. L’uso di terapie fisiche, come il calore e il ghiaccio, può essere integrato per gestire il dolore e l’infiammazione. L’obiettivo principale del trattamento è migliorare la mobilità della spalla e ridurre il dolore, consentendo al paziente di riprendere gradualmente le normali attività quotidiane.

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