ERNIA DEL DISCO LOMBARE
Sospetti di avere un’ernia o hai già una diagnosi?
Secondo i dati statistici le problematiche legate al mal di schiena o lombalgia stanno aumentando tra le popolazioni occidentali, e i motivi sono sotto gli occhi di tutti: poco sport, vita sedentaria, molto stress.
In questo articolo entreremo nelle dinamiche inerenti l’ernia del disco partendo dal significato di ernia, proseguendo con il capire quali sono i soggetti e i comportamenti più a rischio che possono, dunque, favorire l’instaurarsi di un’ernia del disco.
Dopodichè spiegheremo quali sono le classificazioni più utilizzate per descrivere le ernie del disco, in modo da riuscire a comprendere meglio le diciture che trovi nei referti radiologici; infine tratteremo dei rimedi, conservativi e invasivi, che si utilizzano al giorno d’oggi per porre rimedio a questa condizione.
Cenni di anatomia e fisiologia del complesso vertebrale
Le vertebre sono le ossa che costituiscono la colonna vertebrale, sono 33 e si suddividono dal cranio verso l’osso sacro in questo modo:
- 7 vertebre cervicali
- 12 vertebre dorsali
- 5 vertebre lombari
- 5 vertebre (calcificate tra di loro) sacrali
- 4 vertebre (calcificate tra di loro) coccigee
I primi tre segmenti, ossia cervicale, dorsale e lombare sono caratterizzati dall’interposizione di un disco tra le vertebre mentre gli ultimi due segmenti, quello sacrale e quello coccigeo, hanno le vertebre calcificate tra loro e per questo vengono spesso considerati come uniche ossa (sacro e coccige).
A questo punto vi chiederete: a cosa serve il disco intervertebrale nel tratto cervicale, dorsale e lombare?
Il disco intervertebrale ha il compito di stabilizzare il movimento tra le vertebre e ammortizzarne il carico.
Il disco è costituito da due parti:
- Nucleo polposo: è chiamato “nucleo” poiché si trova al centro del disco e ha una consistenza semiliquida;
- Anulus fibroso: è un anello fibroso che si trova nella parte esterna del disco e serve a proteggere il disco e a contenerne il suo nucleo.
COS’è l’ERNIA DEL DISCO?
L’ernia del disco è una condizione in cui, a seguito di importanti sollecitazioni, il nucleo polposo fuoriesce in maniera importante dall’anulus fibroso. Se, invece, la fuoriuscita è parziale allora si parlerà di protrusione discale.
Tutte le ernie del disco causano dolore?
La risposta è no, quindi se hai eseguito una risonanza magnetica e hai scoperto di avere delle ernie del disco o delle protrusioni ma non hai dolore, non ti preoccupare, è normale ☺.
L’ernia del disco produce dolore quando fuoriesce in prossimità della radice nervosa e , di conseguenza, la comprime.
Una compressione di questo tipo può dare origine a vari sintomi tra i quali:
- Dolore: il dolore può essere locale (ad es. dolore alla fascia lombare) e nei casi più gravi si può irradiare (ad es. lombosciatalgia). Nelle ernie delle vertebre lombari il dolore può raggiungere anche le dita del piede;
- Formicolio: anche in questo caso il formicolio può irradiarsi lungo il territorio innervato dalla radice nervosa compressa;
- Parestesia e perdita della forza: sono anche questi dei segni clinici della sofferenza nervosa, che compaiono nelle condizioni avanzate.
Quali sono i segmenti lombari più soggetti a sviluppare ernia lombare?
I segmenti discali più soggetti a sviluppare ernia discale sono i primi e gli ultimi, ossia L1-L2 e L4-L5 e L5-S1.
Quali sono i fattori di rischio per l’ernia lombare?
Un errato movimento, una postura e delle abitudini lavorative/sportive scorrette sono alla base delle condizioni dolorose della schiena e la formazione dell’ernia è solo una conseguenza.
È fondamentale, innanzitutto, rispettare una corretta igiene posturale e un buono stile di vita per mantenerci in salute.
In particolare, per il tratto lombare, sappi che:
- La lordosi: curva con concavità posteriore , è fondamentale che venga mantenuta sia durante il movimento sia mentre si sta in posizione statica.
Il motivo? È fondamentale per lo scarico del peso.
Eppure se ci fai caso, in molti hanno l’abitudine di sedersi in modo da invertire quella curva, quando si raccoglie qualche oggetto a terra ad esempio, il consiglio che danno gli specialisti è di piegare le gambe mantenendo la schiena dritta, proprio per evitare che il massimo punto di forze ricada nel segmento lombare che ,in una posizione di flessione del tronco e gambe tese, si troverebbe con la sua curva fisiologica invertita.
L’importanza del mantenimento della curva lordotica nella sopportazione del carico è il motivo per il quale i sollevatori portano la cintura lombare (basta andare in qualche palestra dove fanno body building per vederne qualcuna). - Reclutamento muscolare: spesso non vi è un corretto reclutamento dei muscoli stabilizzatori, non ci riferiamo solo ed esclusivamente a quelli delle vertebre lombari, come i muscoli spinali, ma anche ai muscoli anteriori come il muscolo trasverso dell’addome e i muscoli del pavimento pelvico.
- Postura: La lombare è un tratto della colonna vertebrale che lavora in sinergia con le altre zone (Cervicale, dorsale, sacrale, coccigea), per cui è necessario valutare il corretto funzionamento delle altre zone del rachide affinchè la lombare possa eseguire la sua funzione alla perfezione.
Quali sono i rimedi per l’ernia lombare?
Si possono dividere principalmente in due gruppi:
- Rimedi invasivi: chirurgia
- Rimedi conservativi: fisioterapia
La chirurgia per l’ernia lombare
La chirurgia per l’ernia lombare è utilizzata SOLO quando tutti gli altri rimedi hanno fallito, e SOLO quando sono passati più di 3/6 mesi dall’insorgenza del dolore e se si ha un’importante perdita di forza e funzionalità muscolare.
Consiste nella rimozione chirurgica dell’ernia che comprime la radice nervosa.
Non sempre riesce a dare il risultato sperato, e lascia un tessuto di aderenze cicatriziali abbastanza importante, motivo per cui si effettua solo in casi gravi dove la compressione dell’ernia rischia di danneggiare pesantemente il nervo.
La fisioterapia per l’ernia lombare
La fisioterapia per l’ernia lombare è ad oggi lo strumento migliore per trattare questa condizione.
Il ciclo fisioterapico avrà l’obbiettivo di migliorare il movimento di tutta la colonna, la cui disfunzione è ritenuta una delle cause principali che hanno generato l’ernia.
FASE ANTINFIAMMATORIA
Noi, in Clinica della Lombare, abbiamo formulato un metodo di lavoro che ci permette di trattare, fin dall’inizio della sintomatologia, il dolore.
Nel caso di dolore acuto, locale e/o irradiato, oltre alla terapia farmacologica prescritta dal medico, utilizziamo la Terapia Fisica Strumentale (Laserterapia, Tecarterapia, Onde d’urto, Ultrasuoni, Correnti Antalgiche…)
Una volta diminuita la sintomatologia algica si può passare al recupero di una corretta postura.
Questo obbiettivo si raggiunge con Terapia Manuale (Osteopatia, Chiropratica) esercizio terapeutico specifico, mobilizzazioni, e piccoli accorgimenti che il paziente dovrà adottare giornalmente (ad esempio l’applicazione di un cuscino lombare mentre lavora o mentre guida).
Talvolta, in condizioni in cui si ha una precaria stabilità muscolare, può essere di grande aiuto l’utilizzo di una cintura lombare durante il giorno e le attività lavorative.
Nella parte finale del ciclo terapeutico si tende a lavorare per migliorare la funzionalità del tronco con un piano di esercizio terapeutico specifico per la persona che si sta trattando.
Se vuoi saperne di più clicca QUI O Contatta Clinica della Colonna al 3888965649 per prenotare una prima valutazione così da sapere quale sarà il percorso più adatto a te!