Dermatofunzionale

Che cos’è la fisioterapia dermatofunzionale?

La fisioterapia dermatofunzionale è la branca della fisioterapia che si occupa del trattamento dei disturbi che riguardano l’apparato tegumentario, ovvero quelle disfunzioni a carico del tessuto cutaneo, sottocutaneo e dei suoi annessi cutanei.

L’obiettivo è spesso il miglioramento delle condizioni estetiche del tessuto cutaneo e sottocutaneo e di conseguenza un miglioramento della qualità della vita. Molto spesso infatti queste problematiche incidono particolarmente sull’autostima del paziente causando disagio corporeo.

La fisioterapia dermatofunzionale è nata in Brasile nei primi anni Novanta sotto il nome di Fisioestetica, termine che risultava riduttivo, motivo per cui è stata poi rinominata in fisioterapia dermatofunzionale.

In seguito si è sviluppata anche nei paesi limitrofi per poi prendere piede anche in Europa.

Essa, infatti, non si occupa solo di problematiche estetiche (cellulite e flaccidità cutanea) ma anche di vere e proprie malattie dell’apparato tegumentario come la sclerodermia o lesioni come le ustioni.

Infatti dopo un intervento chirurgico possono svilupparsi delle aderenze che sono delle vere e proprie cicatrici che si formano sotto la cute e possono causare problemi al paziente. Sono formazioni di tessuto fibroso tra tessuti, organi o articolazioni non connesse in precedenza e possono comportare complicanze di varia natura o patologie secondarie.

Se per esempio l’aderenza si trova in regione addomino-pelvica si possono verificare dolori cronici nella zona, infertilità, ischemia o infarto intestinale.

Per tale motivo è fondamentale rivolgersi al fisioterapista per lo scollamento dell’aderenza cicatriziale.

Quali sono i campi di applicazione

Il trattamento fisioterapico si rivolge quindi sia a chi ha problematiche estetiche sia a chi ha subito traumi o ha malattie all’apparato tegumentario.

Tra i principali disturbi che riguardano il lato estetico abbiamo:

  • invecchiamento cutaneo
  • cellulite
  • smagliature
  • flaccidità cutanea
  • linfedemi
  • lipedemi
  • pre e post chirurgia estetica (mastoplastica additiva e riduttiva, mastopessi, rinoplastica, lifting al viso o collo, addominoplastica, liposuzione, blefaroplastica ecc…)

Tra i traumi e lesioni all’apparato tegumentario possiamo menzionare:

  • ustioni
  • cicatrici
  • ulcere

Come vengono trattati questi disturbi?

La fisioterapia dermatofunzionale si avvale principalmente della terapia manuale, dell’esercizio terapeutico e della terapia fisica.

Tra le terapie manuali sicuramente spicca il linfodrenaggio.

Lo scopo è quello di drenare i liquidi in eccesso e rimuovere le tossine prodotte dai tessuti.

Spesso, per diversi motivi la circolazione linfatica subisce dei rallentamenti o dei blocchi e le tossine si accumulano nei tessuti causando edemi (gonfiore).

Prendiamo per esempio l’intervento di mastectomia: durante l’operazione vengono rimossi i linfonodi e di conseguenza il corpo non è in grado di far fronte all’eccesso di linfa naturale in esso presente.

I linfonodi sono molto importanti poiché intervengono nella formazione delle cellule immunitarie e sono quelle che avvertono quando nel corpo è presente un’infezione. In questo caso quando i batteri entrano in contatto con loro reagiscono producendo più globuli bianchi per combatterli.

Quindi tramite il linfodrenaggio andiamo a stimolare la microcircolazione linfatica e sanguigna in modo tale da:

  • ridurre l’edema
  • ridurre l’infiammazione derivata dalla ritenzione di liquidi
  • migliorare il sistema immunitario
  • ridurre il dolore derivato dall’edema

Consiste in un massaggio leggero, lento e ritmico che segue il percorso del sistema linfatico, ovvero dal basso verso l’alto, non è doloroso, risulta molto rilassante per il paziente.

Per quanto riguarda l’esercizio terapeutico esistono diversi esercizi che migliorano la circolazione linfatica e favoriscono il riassorbimento dell’edema.

Il sistema linfatico è un sistema che ha il compito di trasportare fluidi, proteine, lipidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al torrente circolatorio. Nella circolazione sanguigna c’è il cuore che pompa il sangue lungo tutti i vasi, al contrario nella circolazione linfatica non c’è una pompa muscolare;

La circolazione linfatica è dovuta alla compressione esterna dei vasi linfatici da parte della muscolature di tutto il corpo.

Il verso è unidirezionale grazie a un sistema di valvole. È chiaro quindi che l’esercizio fisico svolge un ruolo fondamentale nella circolazione linfatica: infatti tramite esercizi specifici possiamo favorire il riassorbimento degli edemi.

Le terapie fisiche invece sono degli  elettromedicali che hanno lo scopo di aumentare il metabolismo cellulare locale, dilatare i vasi sanguigni, stimolare la neoangiogenesi, neocollagenesi, neoelastinogenesi, rigenerare i tessuti, favorire la neuro ed immunomodulazione e controllare il dolore. Le terapie fisiche più utilizzate sono:

  • radiofrequenza: sfrutta la corrente ad alta frequenza per raggiungere il drma più profondo, stimolando la neocollagenesi e cioè un aumento nella produzione del collagene. La terapia genera calore, innalzando la temperatura locale di circa 3/5 gradi e favorisce pure la riduzione del grasso localizzato, migliora la microcircolazione locale, la nutrizione cellulare, il drenaggio linfatico e rigenerazione dei tessuti. Il calore deve essere dosato in base all’effetto che si vuole produrre nel corpo;
  • ultrasuoni: le onde sonore producono vibrazioni profonde che stimolano la riparazione dei tessuti, la neonagiogenesi, l’attività dei fibroblasti e quindi la sintesi di collagene. A livello estetico si apprezza il riassorbimento di edemi ed ematomi, la riduzione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi;
  • elettroterapia: sfrutta la corrente continua e quindi il passaggio di elettroni dal polo negativo al polo positivo, la corrente produce un’infiammazione locale acuta la quale migliora la nutrizione dei tessuti, la microcircolazione e viene usata pure per introdurre un farmaco localmente (ionoforesi);
  • laserterapia: il laser penetra in profondità stimolando la sintesi di collagene ed elastina e la microvascolarizzazione.
  • pressoterapia: terapia che utilizza la compressione controllata che favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, l’eliminazione di liquidi e tossine.
  • onde d’urto: consiste in sonore e quindi meccaniche. Ha effetto antinfiammatorio, antiedemigeno e antidolorifico, oltre a migliorare localmente la microcircolazione.

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